Intervista a Charles Aznavour

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Charles Aznavour

La nota giornalista Milena Gabanelli ha intervistato Charles Aznavour, il celebre cantante francese di origine armena, in occasione dei suoi novant’anni. Nell’intervista pubblicata dal Corriere della Sera, la Gabanelli ricorda la sua esperienza nell’Armenia di vent’anni fa, uno dei periodi più difficili per la repubblica. All’inizio degli anni Novanta, la repubblica, che si stava affrancando dall’Unione Sovietica si trovò subito ad affrontare pesanti problemi economici, con il sistema produttivo praticamente bloccato, ridotte forniture di energia elettrica, scarsità di cibo, ridotta disponibilità di carburanti. A tutto questo si sommò l’avvio della guerra con l’Azerbaigian per difendere la regione indipendentista a maggioranza armena del Nagorno Karabakh. Continue reading

Premio giornalistico Hrant Dink

Hrant Dink

Hrant Dink

Venerdì 31 gennaio 2014 a Roma avrà luogo la VII Edizione del Premio Giornalistico “Hrant Dink” per la libertà di informazione assegnato quest’anno a Piero Marrazzo. La cerimonia, con il patrocinio dell’Assessorato alla cultura di Roma Capitale, si svolgerà alle ore 17.30 presso la Sala del Carroccio in Campidoglio. Maggiori dettagli nel comunicato stampa e nell’invito del Consiglio per la Comunità Armena di Roma.

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Mostra sul Karabakh a Venezia

Inaugurazione Venezia martedì 15 ottobre 2013 della mostra fotografica “KARABAKH Il giardino segreto” ospitata  nella Casa dei Tre Oci , che rimarrà aperta al pubblico dal 16 ottobre al 10 novembre 2013. Una mostra della giornalista e fotografa Graziella Vigo, che racconta attraverso le sue foto, la bellezza, la cultura, la storia di un popolo e di un paese straordinario: il Karabakh. A corredo della mostra, un volume in cinque lingue – italiano armeno inglese francese e russo – edito da Marsilio Editori.

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Viaggio tra le comunità armene nel mondo

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E’ da poco uscita la nuova edizione del libro “Dispersi. Viaggio tra le comunità armene nel mondo” di Pietro Kuciukian (Guerini e Associati), che ci fa riscoprire la storia del popolo armeno e della sua lunga diaspora. Pubblicato per la prima volta nel 1999, racconta il viaggio dell’autore attraverso le comunità di profughi sparse in tutto il mondo. La nuova edizione vede la presenza di due nuove straordinarie avventure di viaggio in Georgia e Azerbaigian.

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Turchia. Il genocidio armeno 98 anni dopo, tra memoria e tabù

Articolo di Emanuela Pergolizzi, Osservatorioiraq.it, 25 aprile 2013

Quei binari che nel 1915 hanno trasportato centinaia di deportati verso la provincia siriana di Der-Es-zor, dove i sopravvissuti a quasi duemila chilometri di viaggio hanno morte certa nel deserto, sono ancora lì.

A ricordare il milione e mezzo di vittime del genocidio armeno, centinaia di manifestanti riuniti in piazza Taksim, accompagnati dai garofani e dallo slogan “bu acı hepimizin”, “questa sofferenza appartiene a noi tutti”: a tutti gli armeni, ma anche a tutta la Turchia.
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Gli armeni e il concetto di stato nazione

Secondo una recente indagine, il 40% degli armeni sarebbe pronto a lasciare definitivamente l’Armenia, mentre in  Kirghizistan, Kazakistan, Tagikistan e Uzbekistan la popolazione disposta ad andarsene per sempre sarebbe compresa tra il 5% e il 16%. Come si spiega una percentuale così elevata in Armenia  e così sproporzionata rispetto ad altri stati dell’area, che condividono le stesse problematiche?

Haytoug Chamlian, nel suo recente articolo sul quotidiano online armeno Hetq.am, sostiene che gli armeni in realtà non abbiano mai posseduto il concetto di identità nazionale legata ad uno stato, semplicemente perché uno stato armeno è esistito solo per 24 anni durante i 3.000 anni di storia della civiltà armena.

La riflessione di Chamlian, basata su interessanti osservazioni storiche, getta una luce nuova sugli armeni e il rapporto con il loro Stato. Leggi l’articolo su Hetq.am: About Gallup Polls, Kazakhstan and William Saroyan | Hetq.

Mostra fotografica sull’Armenia a Marghera (Venezia)

ELEVAZIONE, DALL’ARMENIA – Mostra fotografica di Leonardo Ferrari, 1 – 23 febbraio 2013. Inaugurazione: venerdì 1 febbraio, ore 17 biblioteca di Marghera

La mostra intende documentare, oltre ad alcune dominanti aree dei tour classici di questo Paese, luoghi ed aspetti meno conosciuti e al di fuori delle comuni rotte del flusso turistico abituale. All’inaugurazione sarà presente, oltre all’autore, la dott.ssa Shushan Martirosyan, interprete ufficiale italiano/armeno presso la città di Yerevan, che illustrerà brevemente i tratti salienti della storia e della cultura armena.

Informazioni:

Biblioteca di Marghera, Piazza Mercato, 40/B Marghera (Ve) Tel. 041 921600

biblioteca.marghera@comune.venezia.it

Ingresso libero in orario di apertura della biblioteca:
Lunedi-martedi-mercoledi, 8.45-18.45 / giovedi, 13.45-18.45 / venerdi, 8.45-13.45 / sabato, 8.45-13

Un libro turco ammette il genocidio armeno

Articolo pubblicato su La Stampa del 27/12/2012 – Le notizie sono due: 1) che un nipote del famigerato Cemal Pasha, organizzatore del genocidio armeno durante la prima guerra mondiale, in questo ultimo scorcio di 2012 ha scritto un libro per ammettere la realtà del genocidio (da sempre negata dai turchi) citando con abbondanza documenti e lettere di famiglia, e 2) che questo suo libro viene regolarmente pubblicato in Turchia, e in lingua turca, nonostante il fatto che in quel Paese parlare di genocidio armeno sia un reato; le autorità non prendono alcun provvedimento, e questo è insolito.

Nel suo libro Hasan Cemal, che è uno dei più noti giornalisti politici turchi e lavora per il quotidiano Milliyet, è stato molto esplicito nel prendere posizione: le parole «genocidio armeno» compaiono già nel titolo, e Cemal scrive senza mezzi termini che «negare il genocidio significherebbe rendersi complici di questo crimine contro l’umanità». Aggiunge: «Quel che è successo nel 1915 non è una questione del passato, ma del presente. Possiamo trovare pace solo facendo pace con la storia, ma la storia vera, non una storia inventata o alterata come la nostra».

Leggi l’articolo di Luigi Grassi su La Stampa

Giornata di studi armeni, Bologna 6 dicembre 2012

Una giornata internazionale di studio per i 500 anni della stampa armena in Italia con interventi di eminenti studiosi si terrà giovedì 6 dicembre 2012 a partire dalle ore 9.30 presso l’Aula Magna della Biblioteca Universitaria di Bologna, via Zamboni 35. Seguirà una visita alla mostra bibliografica. In occasione della giornata internazionale di studio verranno, infatti, esposti preziosi codici armeni della Biblioteca e volumi a stampa antichi conservati nei suoi fondi storici. Saranno visibili anche il facsimile della famosa “Mappa armena” e i due esemplari bolognesi della celebre Bibbia di Mechitar, impressa a Venezia tra il 1733 e il 1735. Alle 17.30 si terrà il concerto di musica tradizionale armena con musiche di Komitas e Spendaryan. Scarica il programma completo.