Armenia nelle pieghe della memoria

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Segnalo a tutti gli appassionati di Armenia che l’ultimo numero della rivista “LEA – Lingue e letterature d’Oriente e d’Occidente” contiene una sezione intitolata “Armenia nelle pieghe della memoria e nel laboratorio delle idee. In ricordo di Gabriella Uluhogian” con diversi articoli sulla storia e la cultura armene. Gabriella Uluhogian è stata una studiosa, scomparsa recentemente, che ha dedicato la sua vita alla ricerca e all’insegnamento della lingua, della letteratura e della cultura dell’Armenia. Per oltre trent’anni ha insegnato Lingua e letteratura armena nell’Università di Bologna. Il suo libro “Gli armeni” (Il Mulino, 2009) è un testo fondamentale che con una scrittura divulgativa ma rigorosa, citando fonti storiche e includendo un elenco ragionato di letture consigliate, rappresenta una delle opere più efficaci per avere un compendio di duemilacinquecento anni di storia, lingua e cultura della civiltà armena.

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Nagorno Karabakh, un anno dopo

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Foto © Roberto Travan

Nagorno Karabakh: un reportage dal fronte di una guerra iniziata nei primi anni Novanta, della quale si parla poco e per la quale non si riesce a trovare una soluzione. Il servizio Nagorno-Karabakh, la pace può attendere del fotoreporter Roberto Travan recentemente pubblicato sul quotidiano La Stampa fa il punto della situazione sul conflitto e racconta le conseguenze sulla popolazione armena della repubblica de facto. Un territorio che si è autoproclamato indipendente, ma che non è stato riconosciuto da alcuno stato, e ufficialmente si trova quindi in territorio azero. Dal 1994 vige la tregua siglata con l’Azerbaigian, che ha congelato una guerra cruenta in un conflitto a bassa intensità che continua a produrre vittime tra le truppe armene e azere schierate lungo il fronte. Continue reading

Sayat-Nova: purché tu venga nel mio giardino

 

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Nel 2007 mi trovavo a Yerevan per la prima volta e ammetto non conoscevo molto dell’Armenia. Ricordo che era fine gennaio e le strade erano tutte ghiacciate. Non faceva eccezione la Sayat-Nova Avenue, che percorsi più volte durante i miei giri in centro città, chiedendomi chi fosse il personaggio al quale rendeva omaggio. Prontamente, mi fu detto che era un grande poeta e un musicista armeno del Settecento. Qualche giorno dopo incontrai di nuovo Sayat-Nova nel monastero di Haghpat, nel nord dell’Armenia, dove il poeta visse e fu infine ucciso dai persiani. Ma che ci faceva un poeta di corte in un monastero? Continue reading

Antonia Arslan presenta il romanzo “Affinità con i cieli notturni” a Padova

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Antonia Arslan e Francesco Berti presentano il romanzoAffinità con i cieli notturni” di Astrid Katcharyan con prefazione di Antonia Arslan (Nuovadimensione, Portogruaro 2015) nell’incontro “Un’Armenia di frontiera” che si svolgerà lunedì 8 febbraio, ore 17.30 a Padova presso l’Associazione Casa di Cristallo in via Altinate 114-116. Continue reading

Due stelle armene nel cielo di Venezia

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Presentazione del libro “Affinità con i cieli notturni” nella Sala degli specchi di Palazzo Ca’ Zenobio, Venezia

Sono due le stelle che hanno illuminato Venezia  domenica 18 ottobre, dove si è svolta la presentazione in anteprima nazionale del romanzo “Affinità con i cieli notturni” (Nuova Dimensione, in libreria dal 29 ottobre). L’evento ha avuto luogo nell’elegante Sala degli specchi di Palazzo Ca’ Zenobio, ex Collegio Armeno Moorat Raphael, di proprietà della Congregazione Mechitarista dell’Isola di San Lazzaro degli Armeni. E non è un caso. Continue reading

Armenia Amica: l’Armenia a Treviso

Armenia Amica a Treviso

Treviso, Piazza dei Signori e Palazzo dei Trecento

Vi segnalo la manifestazione Armenia Amica che si svolgerà a Treviso dal 16 al 25 ottobre: un’occasione da non perdere per conoscere meglio la storia e la cultura del popolo armeno nell’anno del Centenario del Genocidio. L’evento è nato dalla collaborazione tra DivinaFollia Editrice, la Fondazione Feder Piazza onlus e l’Associazione Italia Armenia con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Treviso.

Armenia Amica comincia venerdì 16 ottobre alle ore 18.00 con l’inaugurazione della mostra fotografica “Armin Teophil Wegner e gli armeni in Anatolia, 1915. Immagini e testimonianze” nello storico Palazzo dei Trecento nella centralissima Piazza dei Signori a Treviso. Continue reading

Astra Sabondjan: la storia vera di una donna indomita

Affinità con i cieli notturni

Il nuovo romanzo ““Affinità con i cieli notturni”“, in corso di pubblicazione per i tipi di Nuova Dimensione con la prefazione di Antonia Arslan, verrà presentato in anteprima nazionale a Venezia domenica 18 ottobre 2015 alle ore 17.30, nel barocco Palazzo Ca’ Zenobio, ex sede del Collegio Armeno Moorat Raphael. Astra Sabondjan, la protagonista del libro, avrebbe apprezzato l’atmosfera elegante e raffinata della Sala degli Specchi, piena di riflessi, stucchi e affreschi. Continue reading

Voci ebraiche sul genocidio armeno

Pro Armenia. Voci ebraiche sul genocidio armeno. Giuntina

Appena pubblicato dalla casa editrice Giuntina, “Pro Armenia. Voci ebraiche sul genocidio armeno (pagine 140, euro 12), curato da Fulvio Cortese e Francesco Berti, raccoglie una serie di testi inediti risalenti all’epoca del Genocidio degli armeni, del quale ricorre il centenario nel 2015. La prefazione del libro è di Antonia Arslan, autrice del romanzo “La Masseria delle Allodole” (Rizzoli, 2004), alla quale va riconosciuto il grande merito di aver dato il via, grazie allo strepitoso successo del suo racconto sulle vicende dei famigliari vittime del genocidio, a una serie di saggi, romanzi e articoli sul tema usciti in Italia negli ultimi dieci anni.

Come scrive Anna Mazzone nell’articolo Pro Armenia. Gli ebrei raccontano il genocidio fantasma pubblicato su Panorama il 27 gennaio scorso, “le parole di Lewis EinsteinAndré MandelstamAaron Aaronsohn e Raphael Lemkin, rievocano un genocidio fantasma, che aleggia sull’Europa e la cui testimonianza impone una doverosa riflessione”. Il libro riporta le descrizioni dei fatti, le denunce e le riflessioni di quattro giusti ebrei su quello che accadde in Anatolia ai danni della minoranza armena durante la Prima Guerra Mondiale, mentre la popolazione veniva brutalmente trucidata secondo un preciso piano di sterminio.

Gli scritti raccolti nel libro confermano quanto già si sapeva sulle modalità di attuazione del massacro pianificato degli armeni: la terribile sequenza che prevedeva prima l’uccisione brutale e immediata degli uomini e, successivamente, la deportazione di donne, bambini e anziani, le privazioni e le violenze inenarrabili che subirono durante le marce forzate, alle quali ben pochi sopravvissero. Il numero delle vittime è stimato in circa un milione e mezzo di armeni. Da questi racconti emerge chiaramente come ai testimoni ebrei, purtroppo non nuovi a persecuzioni e pogrom, fosse evidentela certezza della premeditazione, cioè la volontà precisa, da parte del gruppo di Giovani Turchi a capo del governo ottomano, di pianificare con estrema accuratezza lo svolgersi degli eventi”, come scrive Antonia Arslan nella prefazione del libro riportata nell’articolo Armeni, la strage vista dagli ebrei su Avvenire lo scorso 14 gennaio.

Non è un caso che il testo comprenda Raphael Lemkin, al quale si deve la definizione del crimine di genocidio adottata dalle Nazioni Unite nel 1948, che egli elaborò basandosi anche sullo sterminio degli armeni, che fu il terribile banco di prova di quello che poi fu l’Olocausto degli ebrei: metodi e strumenti furono mutuati da quello che fu il primo genocidio del Novecento e che ancora aspetta di essere pienamente riconosciuto.

 

La presenza armena in Italia

presenza armena in italia guerini e associatiLa presenza armena è stata documentata in molte zone del nostro paese nel corso dei secoli, tuttavia la presentazione del libro “Presenza Armena in Italia 1915-2000” di Agop Manoukian (Milano, Guerini e Associati, 2014) venerdì 30 gennaio 2015, ore 17.30 a Venezia, presso l’Ateneo Veneto – Sala Tommaseo, sarà l’occasione per parlare degli armeni che arrivarono nel nostro territorio nel corso del Novecento, in seguito al Genocidio che ebbe luogo all’interno dell’Impero ottomano durante la Prima Guerra Mondiale.

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Journey to Armenia

Journey to Armenia di Silvia Camporesi

Journey to Armenia di Silvia Camporesi

Era il giugno 2012 quando la fotografa Silvia Camporesi mi contattò per la prima volta: mi scrisse che stava leggendo la mia guida dell’Armenia e che la sua voglia di partire aumentava di giorno in giorno. Mi chiese qualche consiglio per organizzare il suo viaggio in Armenia, non per turismo, ma per un progetto artistico. I consigli furono dati e Silvia partì nell’autunno dello stesso anno. A distanza di due anni da quel suo viaggio, sono, quindi, ben contenta di poter segnalare la pubblicazione di “Journey to Armenia” (Ed. Gente di fotografia, Palermo), il libro che raccoglie le fotografie scaturite da un progetto artistico che si è rivelato capace di andare oltre gli stereotipi e la superficie delle cose per cogliere l’anima di un Paese complesso come l’Armenia.

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