Dal 24 maggio al cinema “Hotel Gagarin”, il film di Simone Spada ambientato in Armenia, a Sevan e Yerevan, con Luca Argentero, Claudio Amendola, Giuseppe Battiston, Barbora Bobulova e Silvia D’Amico
Le riprese del film “Hotel Gagarin” l’opera prima del regista Simone Spada prodotto da Lotus Production con Rai Cinema che uscirà nelle sale il 24 maggio 2018 sono iniziate a Roma e sono proseguite a Sevan e Yerevan in Armenia. È proprio qui, nella regione montuosa del Caucaso, a cavallo tra Asia ed Europa, che il regista ha deciso di ambientare il suo primo film.
“Racconto un’avventura un po’ folle, la stessa che abbiamo vissuto noi, girando anche a -20 gradi, immersi nella neve. È stata un’esperienza di vita oltre che professionale molto bella. Mi sono forse voluto complicare la vita ma ne sono fiero, anche perché ero circondato da persone fantastiche” racconta all’ANSA Simone Spada, che ha scelto Claudio Amendola, Luca Argentero, Giuseppe Battiston, Barbora Bobulova, Silvia D’Amico per interpretare i protagonisti del suo primo film da regista.
La trama
“Hotel Gagarin”, spiega Simone Spada “racconta una storia di speranza, sogni e popoli, col sorriso della commedia romantica, brillante, malinconica e un po’ visionaria”. Nel film un gruppo di italiani, squattrinati e in cerca di un’occasione, vengono ingaggiati da un finto produttore per girare un film in Armenia. I protagonisti sono interpretati da Luca Argentero nei panni di un fotografo in fuga dalla malavita che si presta a fare il cameraman, Giuseppe Battiston, un professore di liceo che aspira a diventare regista, Claudio Amendola, un capo elettricista solo e stanco che ritroverà l’amore e la rinascita e Silvia D’Amico nella parte di una prostituta assunta per fingersi attrice. Appena arrivati in Armenia i protagonisti scoprono la truffa commessa dal falso produttore che sparisce con tutti i soldi lasciandoli soli nel Paese dove scoppia una guerra. Ma proprio qui, all’Hotel Gagarin, sperduto nei boschi e circondato dalla neve dove sono stati abbandonati, ritroveranno un’inaspettata occasione di riscatto e di felicità che non potranno dimenticare.
“Hotel Gagarin” e l’Armenia
Alla domanda rivolta al regista: “Perché l’Armenia come location?” Simone Spada risponde: “Mi ricordava l’Italia degli anni ’50. È un Paese che ha affrontato un doloroso genocidio, ma è anche ricchissimo di tradizioni culturali e religiose. Le persone hanno una sensibilità molto più simile alla nostra di altre ex Repubbliche sovietiche. Ricorda un po’ l’Italia degli anni della ricostruzione, dopo la II guerra mondiale, protesa verso un futuro politico ed economico moderno e aperto”. La scelta dell’Armenia, quindi, si ricollega al messaggio di speranza e di rinascita che il regista ha voluto trasmettere con il suo primo film “Hotel Gagarin”. Luca Argentero prosegue: “qui abbiamo incontrato un popolo magico che fa da sfondo a questa storia, ambientata in un posto che sembra molto lontano, anche se poi così lontano non è”.
Che dire? Non ci resta che andare a vedere il film!