La nota giornalista Milena Gabanelli ha intervistato Charles Aznavour, il celebre cantante francese di origine armena, in occasione dei suoi novant’anni. Nell’intervista pubblicata dal Corriere della Sera, la Gabanelli ricorda la sua esperienza nell’Armenia di vent’anni fa, uno dei periodi più difficili per la repubblica. All’inizio degli anni Novanta, la repubblica, che si stava affrancando dall’Unione Sovietica si trovò subito ad affrontare pesanti problemi economici, con il sistema produttivo praticamente bloccato, ridotte forniture di energia elettrica, scarsità di cibo, ridotta disponibilità di carburanti. A tutto questo si sommò l’avvio della guerra con l’Azerbaigian per difendere la regione indipendentista a maggioranza armena del Nagorno Karabakh. Charles Aznavour aveva visitato l’Armenia sovietica subito dopo il terribile sisma che il 7 dicembre 1988 aveva devastato il nord del Paese, radendo al suolo intere città e facendo oltre 25.000 vittime (cifra ufficiale ma si ritiene che in realtà ci furono almeno 50.000 morti). Già in quell’occasione il chansonnier aveva utilizzato la sua fama internazionale per organizzare un tour di concerti e aveva utilizzato i proventi per avviare un ampio programma di aiuti alla popolazione locale. Un gesto che lo ha reso un eroe nazionale per molti armeni, che gli hanno dedicato monumenti e onorificenze. Negli anni Novanta, Aznavour, continua la sua opera di beneficenza sponsorizzando di tasca sua numerosi voli aerei per portare intere famiglie armene in Francia, dove hanno potuto ricongiungersi a parenti ed amici emigrati e ricominciare una nuova vita. Nell’intervista della Gabanelli, Aznavour racconta del suo impegno per l’Armenia, ma anche della sua carriera di artista e della sua vita.