24 aprile: commemorazione del genocidio degli armeni

Il genocidio degli armeni di Marcello Flores

Il genocidio degli armeni di Marcello Flores

Oggi, 24 aprile, si commemorano le vittime del genocidio degli armeni, avviato il 24 aprile 1915 a Costantinopoli dal governo dei Giovani Turchi nella fase finale dell’Impero Ottomano, che provocò la morte di circa un milione e mezzo di armeni. Altri cinquecentomila tra sopravvissuti e profughi diedero impulso alla diaspora armena nel mondo, che oggi si stima conti sette milioni di persone. 20 paesi e 43 stati degli USA hanno riconosciuto il genocidio degli armeni, ma non la Turchia, che sostiene una versione completamente diversa di fatti storici attestati, negando che si sia trattato di genocidio. Rimane il fatto inconfutabile che dei circa due milioni di armeni che vivevano all’interno dell’Impero Ottomano prima del 1915, ne siano rimasti oggi circa 40.000 che vivono per lo più a Istanbul.

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Il genocidio armeno raccontato a Genova

Il genocidio degli armeni, Marcello Flores, Il Mulino, 2007

Si terrà a Genova sabato 31 marzo 2012 alle ore 15.00, nell’ambito della manifestazione “La Storia In Piazza”, la lezione del Professor Marcello FLORES su Genocidio nel Deserto. Gli Armeni, una riflessione sulla drammatica vicenda del popolo armeno che sarà preceduta dalla proiezione del film Ravished Armenia (1919).

Marcello Flores è docente di Storia comparata presso l’Università di Siena, dove dirige l’European Master in Human Rights and Genocide Studies. Tra i suoi lavori: Il genocidio degli armeni (il Mulino 2006), Storia dei diritti umani (il Mulino 2008), La fine del comunismo (Bruno Mondadori 2011).

Locandina della manifestazione

Testo completo sul sito della Comunità Armena di Roma

Antonia Arslan presenta “Il libro di Mush” a Roma il 28 marzo 2012

Il libro di Mush di Antonia Arslan

Il libro di Mush di Antonia Arslan (Skira, 2012)

L’Associazione della Comunità Armena di Roma e del Lazio è lieta di invitare soci, amici e  simpatizzanti all’incontro con Antonia Arslan per la presentazione del suo ultimo romanzo, Il Libro di Mush, che si svolgerà nella Biblioteca Vallicelliana sita nella seicentesca Sala Borromini del complesso monumentale Oratorio dei Filippini.

Roma – 28 Marzo 2012 ore 17.00                         Oratorio dei Filippini                                                  Piazza della Chiesa Nuova, 18                                 00186 Roma

Doppio incontro con Varujan Vosganian a Roma

Venerdì 9 marzo, ore 19,00 – Auditorium Parco della MusicaIl libro dei sussurri
Sabato 10 marzo, ore 18,00 – Accademia di Romania

Festival della Letteratura “Libri Come”
Venerdì 9 marzo, ore 19,00
Auditorium Parco della Musica – Spazio Risonanze
Viale Pietro de Coubertin 30 – 00196 Roma
Come scrivere dell’eccidio armeno.
Dialogo con Varujan Vosganian e Antonia Arslan

Sabato 10 marzo, ore 18,00
Biblioteca dell’ Accademia di Romania
Presentazione dell’edizione italiana del romanzo
“Il libro dei sussurri” di Varujan Vosganian
(Keller editore, 2011)

Varujan Vosganian è autore de “Il libro dei sussurri”, un romanzo fuori dal comune, dall’ampiezza di respiro inusuale, popolato da personaggi indimenticabili e che è allo stesso tempo narrazione personale, libro identitario per il popolo armeno (e il suo genocidio) e tributo a tutti coloro che hanno subìto la Storia del Novecento.

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Gli armeni

Gli armeni sono uno dei gruppi etnici più antichi del Caucaso: essi chiamano il loro Paese “Hayastan” e se stessi “Hai”, dal nome dell’eroe e leggendario fondatore della patria, Hayk, discendente diretto di Noè. Testimonianze storiche ed archeologiche evidenziano lo sviluppo della civiltà armena in Anatolia orientale a partire dalla formazione, da parte di tribù indoeuropee, del Regno di Urartu, citato anche nella Bibbia, attorno al 980 a.C. Popolazione originaria della terra dell’Ararat, gli armeni hanno forgiato la loro identità nazionale con l’emergere di potenti regni armeni nell’antichità, l’adozione del Cristianesimo all’inizio del IV secolo e la creazione dell’originale alfabeto armeno nel V secolo, che favorì lo sviluppo di forme originali di letteratura, filosofia e scienza.

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